martedì 20 maggio 2014

I TEMI PIU' BELLI

Abbiamo deciso di pubblicare i temi più belli, selezionati da una giuria di tre alunni e scritti al computer un po' per uno.
Buona lettura!

La gita a Firenze

Il 24 Aprile 2014 siamo andati in gita a Firenze. A scuola ( prima di parture) eravamo tutti molto eccitati e tanti bambini scattavano diverse foto da loro definite “ ricordi”.

Le maestre ci hanno distribuito i cartellini di riconoscimento e ci siamo scelti il compagno di gita. Io sono stato con Mirko, il bimbo nuovo. Mirko ha i capelli corti marroni e gli occhi celesti e ha il volto ovale.
Alle ore 9:00 siamo partiti e in gita con noi c'erano anche i bambini della 4A.
Il viaggio è durato un' ora e alle 10:00 siamo arrivati a Piazzale Michelangelo.
Piazzale Michelangelo è un enorme piazza di marmo bianco piena di bancarelle e binocoli per vedere il paesaggio.
Al centro c'era il David di Michelangelo. Abbiamo fatto merenda e varie foto al David. Poi la maestra Elena, di 4A ci ha spiegato che il David è stato scolpito dall' artista Michelangelo (come il nome del piazzale) ma che la statua lì esposta era una riproduzione in bronzo, la vera si trova al Museo dell'Accademia. Poi ci ha detto che Firenze, nel passato, veniva chiamata Florentia perchè era stata costruita durante i giochi dei fiori. Abbiamo visto: la sinagoga, la cupola del Brunelleschi , il campanile di Giotto, la chiesa di Santa Croce del duomo, Castel Vecchio, la Biblioteca Nazionale, le mura ormai distrutte, il Ponte Vecchio, la via dei Medici, e la cosa più importante... la scuola d'arte della maestra Elena.
Poi siamo andati a vedere la chiesa di San Miniato al monte e per vederla abbiamo salito tantissimi scalini. Ogni volta che pensavo che gli scalini fossero finiti ne vedevo altri.
La chiesa era bianca con una bellissima vetrata, ma non siamo potuti entrare per motivi di tempo. Ero tremendamente dispiaciuto perchè volevo vedere la cripta. Un po' scontento siamo andati via, comunque la maestra Elisabetta mi ha fatto due foto alla chiesa e al cimitero.
Tornati al piazzale siamo partiti per il museo (con il pulmino).
Quando siamo scesi dal pulmino, abbiamo camminato per un po' e siamo arrivati al museo, lì ci siamo seduti sulle scale dell'Ospedale degli Innocenti. L' ospedale si trovava in piazza S.S. Annunziata, e la maestra Sara ci ha spigato che dove c'era l'iscrizione “Qui c'era la ruota degli innocenti”nel passato i bambini venivano messi sulla ruota e dati alle suore, questo perchè le mamme non li potevano nutrire, vestire, crescere.
Dopodichè siamo andati al museo e sorpassando la mostra etrusca, siamo arrivati alla sezione egizia. La guida ci ha fatto vedere un quadro che rappresentava un archeologo italiano e uno francese (champollon) che fecero parte di una spedizione importante in Egitto dove furono ritrovati dei reperti importanti e ci ha spiegato che quel museo è il 3° più famoso del mondo.
Abbiamo visto: statue, bassorilievi, statuette di donne in lavori quotidiani, statuette di donne per il corredo funebre, (che come ci ha spiegato, erano senza piedi per non scappare al defunto nell'aldilà), un carro in legno, ed infine erano esposti i sarcofagi. Vedevo di continuo Tommaso F. intervenire durante la spiegazione ed ero sbalordito da quante cose sapesse tanto che la guida gli ha detto che ha insegnato più cose Tommy a lei che lei a Tommy.
Uno dei sarcofagi era gigantesco, con il coperchio alzato per far vedere che dentro ce ne era un altro.
La decorazione che mi è piaciuta di più è stata il simbolo della “vita eterna” disegnata sul sarcofago.
Anche il carro mi è piaciuto molto, era in vari legni, con le ruote
e i raggi intatti.
Il museo era bellissimo e al soffitto vi erano disegnate riproduzioni di immagini egizie.
Le mummie non mi sono sembrate molto interessanti,mi sono piaciuti di più gli oggetti di uso quotidiano.
Dopo la visita, chi voleva poteva comprare qualche souvenir.
Inizialmente non volevo comprare niente ma poi ho pensato:<<Perchè no>>. Così sono corso al bancone e ho comprato due penne ai miei genitori.
Usciti dal museo ci siamo seduti sulle scale dell' antico ospedale a mangiare, mentre dei bimbi spaventavano gli uccelli ( senza motivo ).
La 4 A è uscita più tardi quindi ha mangiato in un parco. Infine siamo tornati a scuola.
E' stata la miglior gita fatta in vita mia: ho imparato tante cose
e mi sono divertito.

Luca Turchi




 UN SOGNO .... "ETRUSCO"

Era un sabato mattina strano.Mamma mi svegliò, bruscamente; da un lungo sonno che mi ha sorpreso!
Allora presi carta e penna senza nemmeno fare colazione; quindi ho cominciato a scrivere...Io lo voglio scrivere perchè ho paura di scordarmelo. Il mio sogno inizia così...
Io mi risvegliai, ma mi trovai sdraiata su un prato verde. Non ero più nel mio letto, ma un gruppo di persone mi vennero davanti alla faccia e mi aiutarono ad alzarmi gridando a una famiglia senza sapere quello che si dicevano.Arrivò quella famiglia con cui quei signori gli avevano gridato (non so cosa) arrivò un maschio e una femmina , e mi abbracciarono , mi accolsero in casa loro e mi portarono a vedere la città, su un muro vidi una testa era la testa di una divinità cioè Tinia e sotto era impressa una scritta...;PROTEGGI LA NOSTRA CITTA' . Poi mi portarono in un posto con una grande strada che si divideva in stradine più piccole.
C' erano tipo delle case a tumolo, (ma non sapevano che erano fuori moda?). Ne vidi una che mi colpì molto  era piccolissima! Le due persone mi  portarono proprio  in quella tomba dove una bambina era stata uccisa da un animale feroce.
Allora capii che loro credevano che io fossi sua figlia e che quella uccisa era una bambina di chissà chi.
Ormai era ora di cena e mi portarono a mangiare; mi diedero tipo del suino. Era buono, ma io volevo tornare a casa. Per finire mi portarono sulla barca e mi fecero fare il giro su un lago e piano piano mi addormentai e  poi sentì..... <Anni vai a mettere a posto i tuoi capi d' abbigliamento!> di la mamma e io risposi< mamma  se continui a svegliarmi così non ti aiuto più!Però mi sei mancata!>. Abbraccio mia mamma e le do un bacio sulla guancia e poi vado a mettere a posto i miei capi d'abbigliamento. Sono felice di essere tornata!


ANNALISA BECHERINI